Il Massaggio nell’universo maschile e femminile

Mia storia personale massaggio nell’universo maschile e femminile sia milanese che romano

Fino a due/tre anni fa, prima di trasferirmi a Roma, come molti di voi sanno vivevo in un paese dell’hinterland milanese e li avevo il mio studio.

Mi ero organizzata una saletta molto carina all’interno di un Centro Pilates e i miei clienti erano quasi esclusivamente donne.

Donne, di tutte le età che venivano con l’obiettivo di stare meglio, di condividere pensieri ed esperienze di vita ma anche di ritagliarsi un tempo per se stesse, via dai soliti ruoli familiari e sentirsi bene in un ambiente sereno.

Arrivando a Roma, probabilmente associando ai romani e alle romane una maggiore propensione a cogliere il bello della vita e a concedersi momenti di benessere psico-fisico rispetto ai super-efficienti ed organizzati milanesi, pensavo che mi sarei trovata in una situazione ancora più femminile.

Invece, sin da subito ho capito che il contesto era completamente diverso da ciò che mi aspettavo.

O meglio, per gli uomini effettivamente questa mia aspettativa era corretta e assolutamente sottostimata! Per le donne no, poiché nel femminile romano prevale l’idea del massaggio legato all’estetica.

Inoltre ancora molte donne oggi sentono il bisogno di piacere agli altri più che a sé stesse e vedono la difesa di propri spazi con un senso di colpa, mentre gli uomini lo vivono quasi con orgoglio.

Nella città eterna, il massaggio è sicuramente molto al “maschile”. Sarà una reminiscenza e un portato della cultura degli antichi romani e delle loro bellissime terme? Probabilmente c’è molto anche di questo.

Massaggio in “rosa” e  in “blu” nell’universo maschile e femminile

All’inizio la tentazione è stata quella di rivolgermi solo alle donne… con le quali ho sempre lavorato e con le quali mi piace lavorare: donne in gravidanza, donne in menopausa, donne che vogliono stare meglio. Il massaggio in “rosa” mi piace, mi appassiona molto ma poi mi sono detta, perché non approfondire anche il massaggio in blu visto che bussa così insistentemente alla porta?

Ma che tipo di massaggio cercano gli uomini?  Bella domanda, che presume una risposta articolata che provo qui ad argomentare.

Il massaggio nell’universo maschile 

Per prima cosa ho notato che a Roma il massaggio di coppia viene richiesto poco e le richieste che ho avuto provenivano sempre da donne che volevano coinvolgere i loro compagni, perché?

Ci ho messo un po’ ad articolare delle risposte ma alla fine sono arrivata a qualche considerazione che potrebbe incuriosirvi e forse anche stupirvi.

Non è stato facile andare in esplorazione. Da subito avevo capito che i bisogni maschili e femminili, se pur simili per alcuni versi, erano diametralmente opposti. Inoltre il mondo del massaggio oggi, con il grande mercato del web, vuol dire tutto, anche quello che massaggio non è.

E capire bene cosa volevano i miei aspiranti clienti è stata la prima cosa da fare.

Dopo quasi due anni di lavoro ho scoperto un universo maschile molto diverso da quello che immaginavo, che mi ha catturata e coinvolta perché ho visto e conosciuto modi di vedere che solitamente non emergono se non durante spazi in cui le persone sentono di potersi fidare.

Per lavorare bene e con risultato occorre trovare la giusta sintonia

Per poter lavorare in serenità e costruire dei rapporti positivi ho dovuto, per prima cosa, chiarire a me stessa cosa fosse per me il massaggio e come veicolare questi significati alle persone nuove che venivano da me.

E’ fondamentale avere le idee chiare per poterle poi trasferire anche agli altri in modo chiaro, aperto e con la capacità reciproca di accettare che a volte non è possibile lavorare insieme.

Ovviamente ho vissuto varie fasi, dalle più critiche a fasi molto costruttive e piacevoli. Oggi ho sia clienti donne sia uomini, con i quali lavoro bene e sono in sintonia e chi voleva altro l’ho serenamente perso per strada.

Per me il mio lavoro è una passione, un arte ma anche tanto studio e molta, molta tecnica. Ci investo tanto in tutti i sensi, voglio dare tanto, ma anche avere persone delle quali mi fido e che mi fa piacere incontrare.

Ho conosciuto persone diverse per età, per cultura, per professione e ho sentito tante storie, tutte interessanti, che mi hanno allargato gli orizzonti. In quasi tre anni di lavoro, alcuni rapporti sono cresciuti e tante domande le ho potute fare direttamente alle persone interessate.

Il massaggio di coppia

Per esempio  ho chiesto a diversi uomini perché il massaggio di coppia non viene richiesto, cosa non piace di questa proposta.

Le risposte sono state diverse ma c’è sempre un comun denominatore: il massaggio è un fatto privato, uno spazio per sé.

Le mogli o le compagne sono spesso gelose e non interessate al massaggio o almeno così viene recepito da loro o solo recapitato a me.  

Altri hanno risposto che sarebbe necessario avere una complicità di coppia che non c’è e quindi manca il senso del costruire e vivere insieme un momento di questo tipo.

Le donne, al contrario, spesso rispondono che i mariti non sarebbero interessati oppure che non si sentono attratte dal marito, quindi perché coinvolgerlo?

Poi si apre il dilemma… l’uomo viene ovviamente massaggiato da una donna, e la donna?  Emergono tabù sessuali, culturali, gelosie. Di solito le coppie che vengono a fare un massaggio di coppia sono molto affiatate, con una buona attrazione sessuale. 

Inoltre nel massaggio gli uomini vivono quasi sempre emozioni di tipo sessuale e sensuale, mentre le donne molto meno o forse in modo meno evidente e dichiarato.

Nel passato il massaggio era un atto Sacro

E qui apro una parentesi anche ti tipo storico.

Nell’antichità il massaggio era un atto sacro ed il tipo di intimità che si doveva creare era una intimità dell’anima e non di tipo sessuale. Purtroppo a causa della cattiva informazione e dei tabu sessuali, repressivi che tutti viviamo, il massaggio viene purtroppo e troppo spesso percepito esclusivamente come stimolo erotico.  

Ma nel massaggio l’obiettivo è raggiungere una maggior intimità con se stessi. Il fine non è avere una tempesta ormonale ma un “sentire” interiore. A livello fisico, per esempio, lo stare nudi, può far sentire la persona libera dalle corazze con una bella sensazione di libertà di pensiero, emotiva e fisica. Ma non è sessualità. Il massaggio è soprattutto questo: creare una maggior intimità con sé stessi, con il proprio corpo e con le proprie emozioni.

Il massaggio nell’universo femminile

Alcuni segnali però mi dicono che sta emergendo sempre di più la donna che vede il massaggio come un surrogato di piacere sessuale che non riceve dal compagno, spesso distratto ed attento solo al proprio piacere.

Il piacere femminile è troppo complesso, arzigogolato e fatto di mille sfumature per un uomo, che spesso vi rinuncia in partenza e le donne si ritrovano a cercare un modo per sentirsi toccate, abbracciate ed accettate pur restando sempre all’interno della coppia.

Le frasi che sento sono queste: “lui non ha pazienza”, “la penetrazione non mi dà piacere”, “sono stufa di fingere orgasmi che non vivo”, “ho bisogno di sentire qualcuno che mi accetti nei miei tempi”.

Spesso sento la rabbia emergere da queste donne, il senso di impotenza ed il senso di colpa nel desiderare di avere una vita sessuale gratificante.

Ma questa gratificazione, come persona e come donna, non passa attraverso un massaggio genitale o quanto meno non solo da quello. Può avvenire attraverso un processo di crescita più lungo, articolato e sicuramente molto più ricco.

Un processo che passa attraverso l’accettazione di sé, il diritto di dire no, l’accettazione del proprio essere donna, una maggior autonomia anche economica o emotiva/affettiva e così via.

Solo lavorando su una vera crescita personale è possibile poi cercare e relazionarsi in modo diverso con gli uomini o ricercare uomini diversi, per costruire relazioni più gratificanti.

LASCIARSI ANDARE ALLA PIACEVOLEZZA DEL MASSAGGIO 

Per molte donne, la sessualità è ancora una dimensione personale da accettare, esplorare e da capire. Il lasciarsi veramente andare è ancora difficile e il giudizio è sempre in agguato e arriva quasi sempre da noi stesse.

E’ per questo che io a volte propongo percorsi di massaggio per le coppie. Il fine di questi incontri è quello di imparare a sentirsi e a toccarsi. Dal modo più semplice e naturale fino ad arrivare ad un tocco più intimo. Il tocco serve a rassicurare, a coccolare, dare piacere e anche per comunicare qualcosa di sé.

Il fine di questi incontri è creare una maggior empatia fra le due persone, arricchire il linguaggio non verbale e migliorare di conseguenza anche la sessualità. Ma quando tutto è perso da troppo tempo, coinvolgere l’altro nel massaggio non è facile e forse nemmeno interessa.

A volte, anche delle lezioni di movimento corporeo come il FELDENKRAIS  possono essere il mezzo per entrare in contatto con il proprio corpo e provare piacere. Un piacere corporeo dato dal lasciarsi andare a movimenti ripetuti e ritmici, al semplice respirare.

A Volte stimolo le persone che vengono da me a toccarsi, sentirsi il viso, il corpo e i feedback che ricevo spesso sono emozionanti: ci sono persone che scoprono di toccarsi per la prima volta e di provare fastidio o un forte disagio, altre che invece si emozionano.

Per me sono dei momenti magici in cui realizzo per certo che da quel momento qualche cosa cambierà nella vita di quella persona.

Il massaggio nell’universo dei “miei” ragazzi in blu”

Gli uomini sono sicuramente più orientati al piacere sessuale, un po’ per cultura ed educazione e un po’ per il funzionamento del cervello che come è ormai ampiamente dimostrato da vari studi scientifici, è molto diverso da quello femminile.

Ho incontrato uomini diversi e quindi non mi va di fare di tutta l’erba un fascio, ma alla fine anche negli uomini con i quali ho avuto più difficoltà, ho riscontrato sempre alla base un bisogno di accettazione e in qualche modo una richiesta di aiuto (spesso mal posta e quindi impossibile da esaudire).

Qualcuno si è perso nel viaggio, qualcun altro è invece rimasto ed il rapporto è cresciuto.

Ho sentito tante storie difficili, tante emozioni represse.  Tanti uomini si sentono un po’ vittime, un po’ bancomat, un po’ schiavi delle loro donne. Mi sembra che questa cultura maschilista e oppressiva ha creato in ogni uomo ed in ogni donna dei potenziali carnefici e vittime nello stesso tempo e la possibilità di cambiare le cose nella propria realtà affettiva e famigliare è solo nelle nostre mani.

Spesso il bisogno di fondo che spinge molti uomini al massaggio è quella di ricevere un po’ di dolcezza, un po’ di comprensione e uno spazio dove poter deporre la corazza.  Qualcuno mi idealizza, qualcun altro mi vede come una mamma, altri sentono una sorella ma al di là di tutto io voglio comunicare di esserci come persona e come professionista e che nel mio Studio possono sempre trovare uno spazio per ricaricarsi. 

Il massaggio di “Benessere con un Tocco”

Ecco perché il tipo di massaggio che propongo, soprattutto quello naturista, è un percorso che nemmeno io conosco fino in fondo ma che si costruisce insieme e solo in alcuni casi veramente sporadici, perchè le persone non sono abituate a stare in nudità e la confondono con sessualità o peggio maleducazione. 

Il fine non è stare nudi, ma piano piano iniziare a capire cosa sta tanto stretto nella propria vita tanto da far sentire molti dei miei ragazzi, un po’ senza via di uscita. 

La nudità potrebbe essere un mezzo ma è simbolo di una nudità e libertà dell’anima e del pensiero e non una nudità di tipo sessuale.

Cosa è per me fare un massaggio vero nell’universo del massaggio maschile e femminile

Il mio obiettivo non è quello di offrire solo un massaggio, ma di mettere la persona in una condizione di stare meglio, di vivere meglio e di relazionarsi anche meglio all’esterno.

Voglio dare alle persone che vengono da me la possibilità trovare un posto accogliente dove fare sosta.

Creare un punto anche di incontro, confronto e scambio per chi viene a fare i corsi, e soprattutto un luogo dove poter lasciar cadere l’armatura che indossiamo ogni giorno per affrontare le difficoltà della vita.

Ecco perché voglio offrire un centro di qualità, con servizi di qualità. Voglio che le persone che vengono da me, sia uomini che donne trovino serenità, confronto, pulizia, efficienza ma anche tanto calore umano ma professionale.

Desidero creare un bell’ambiente sereno per me dove lavorare e sereno per chi viene.

Credo in quello che faccio e quando vedo una cliente o un cliente mi voglio dire ogni volta “che bello, vedo Claudia o Michele che mi porterà un pezzo della sua vita”.

Ecco perché voglio proseguire in quello che credo ma con persone che sono sulla mia stessa lunghezza d’onda e che non confondono il massaggio con qualsiasi cosa che non sia vero benessere e salute per la persona.  

Voglio un centro dove il valore sia la persona. Io e chi viene da me. Voglio che ogni cliente abbia un nome e una storia e non sia solo qualcuno a cui erogare un servizio.

Tutto ormai è cosi massificato, cosi generalizzato e basta pagare per avere tutto, preferisco lavorare con poche persone ma dove alla fine ogni persona abbia modo di esprimersi e di crescere ed io con loro.

Un saluto a tutti e un ringraziamento a tutti i miei carissimi clienti: alle mia consorelle “streghette” in rosa ed anche ai miei discoli “ragazzi in blu”!

Per maggiori informazioni sul massaggio nell’universo maschile e femminile  nel quartiere Montesacro di Roma,  contattami o scrivimi su whattsapp