LEZIONI Online SI – Online NO – nuove modalità di comunicazione

Lavoro online da diversi anni (con un deciso incremento con la fase Covid), sia come allieva che come insegnante. Spesso mi è capitato di fare anche sedute on line con il mio psicoterapeuta con il quale ogni tanto mi confronto. Trovo che tale modalità, pur con i suoi evidenti limiti, sia un modo certamente comodo e comunque anche efficace per fare o partecipare ad una lezione, momenti di supporto, di dialogo e sostegno.

Nel caso della lezione con diversi partecipanti, dal punto di vista delle dinamiche tra docente e discenti, la situazione è molto diversa rispetto alla lezione in presenza. In presenza il docente ha costantemente la visione fisica degli allievi, dei loro movimenti, dei loro sguardi, quindi un patrimonio di informazioni che gli consente di “sentire” la risposta dell’aula, toccare fisicamente le persone e adattare la lezione. On line è come guidare una macchina nella fitta nebbia. Bisogna avere una nella testa una immagine della strada chiara a partire dai pochi dettagli che la nebbia ci lascia intravedere. Quindi grande attenzione ai dettagli e andare avanti con sicurezza. D’altra parte, c’è un fattore caratteristico della situazione on line che aiuta il lavoro e l’apprendimento. E’ la mancanza di distrazioni e quindi la maggiore attenzione da parte degli allievi che produce maggiore focalizzazione, efficienza ed una un uso migliore del tempo.

COMUNICAZIONE ONLINE EFFICACE O NO?

Al di là di queste considerazioni, mi sono chiesta però quale fosse il fattore chiave per ottenere una comunicazione online potenzialmente valida ed efficace. E qui, secondo me, non c’è differenza con la presenza. Come sempre credo che alla base ci sia la capacità di empatia del docente. La conoscenza che si sviluppa anche attraverso uno schermo è efficace a volte anche di più della presenza e come tutte le relazioni richiede tempo e costanza, qualità che le persone spesso ignorano e che le portano a saltabeccare fra mille proposte e mille attività senza mai veramente approfondirne nessuna.

IRVIN YALOM PASSATO E FUTURO

A tale proposito, recentemente ho letto un libro di un autore a me molto caro: Irvin Yalom, psichiatra, pensatore e scrittore. Il titolo del libro è “Diventare se stessi”.

Venti anni fa l’autore si era ritrovato nel suo gruppo di colleghi un nuovo membro, una psichiatra che faceva terapia online al telefono con una paziente ed era rimasto sconcertato. Come era possibile aiutare una persona senza vederla in faccia, le espressioni del volto, i sorrisi, le strette di mano. Eppure dopo alcuni mesi dovette ricredersi perché la terapia funzionava e stavo portando dei risultati.

Tempo dopo, una potenziale paziente si era rivolta a lui per un intervento terapeutico via Skype. Dopo mille tentennamenti accettò la sfida ma senza troppa convinzione. La video terapia andò avanti per oltre un anno con un incontro a settimana e a furia di vedere il suo viso, Yalom cominciò a sentirsi vicino alla paziente e i km che li separavano di colpo svanirono lasciando spazio ad un dialogo autentico.

Dopo quella prima sfida molti altri pazienti vennero da paesi lontani e la sua conclusione, dopo tanti anni di lavoro fu che ci fosse poca differenza fra una terapia dal vivo e una video- terapia salvo alcuni casi molto particolari con pazienti seriamente malati.

LA MIA ESPERIENZA ONLINE

Sulla base della mia personale esperienza, posso dire che queste modalità funzionano bene se, oltre a quanto detto sopra, si danno alle persone alcune possibilità di comunicazione collaterale che consenta a ciascuno di ritagliarsi un proprio canale di dialogo. Ad esempio offrendo la possibilità di inviare messaggi, anche quotidianamente se lo desiderano, avere le registrazioni sulle quali lavorare e studiare da soli.

Voglio poi sottolineare il fatto per me assolutamente positivo che è molto bello lavorare con persone che provengono da città, regioni o paesi diversi, con abitudini e valori diversi. L’importante nell’online è che il docente sia poi disponibile anche fuori orario per eventuali chiarimenti sulle lezioni svolte.

L’online può non essere uno strumento adatto sempre a tutte le situazioni ma è uno strumento perfettibile ed una modalità in più che in alcuni casi può essere davvero utile ed interessante da esplorare. Sempre che al primo posto venga messa la relazione umana fra le persone, l’empatia e la disponibilità in presenza o meno.

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