La differenza fra gli esercizi di Kegel per il pavimento pelvico e il Metodo Feldenkrais

Spesso le persone mi chiedono la differenza fra gli esercizi di Kegel per il pavimento pelvico e il Metodo Feldenkrais.

E’ una domanda molto interessante che merita una spiegazione a riguardo.

Mi sono capitate molte persone che hanno fatto gli esercizi di Kegel, anche con costanza e continuità, ma non hanno ottenuto i risultati che desideravano e hanno pensato di non poter migliorare la loro situazione.

Nella mia esperienza di insegnante per il Metodo Feldenkrais ho potuto verificare che in effetti lavorare solo sui muscoli del perineo e del pavimento pelvico, come avviene con gli esercizi di Kegel, a volte non è sufficiente perché questi muscoli non lavorano mai da soli ma sempre in relazione e collegamento con un contesto più ampio.

I muscoli del pavimento pelvico lavorano infatti insieme ad altri muscoli che si trovano nelle dirette vicinanze come gli addominali bassi, il diaframma respiratorio, gli adduttori, i muscoli stabilizzatori dell’anca e i muscoli bassi della schiena. Come potete vedere un bel cocktali!

Questi muscoli supportano e rafforzano il lavoro del pavimento pelvico, ed è quindi molto utile imparare a riconoscerli, sentirli e usarli o escluderli a seconda di quello che si deve fare. Inoltre il nostro corpo è tutto collegato attraverso il sistema nervoso ed il sistema miofasciale. E’ quindi fondamentale lavorare su tutte le parti del corpo in modo da migliorare le funzioni e non lavorare a distretti.

Il pavimento pelvico è un sistema dinamico che si modifica in base al movimento del bacino. Ad un bacino troppo rigido corrisponde un pavimento pelvico spesso non completamente funzionale. Ecco perché è molto utile lavorare su tutto il corpo e non solo sul contesto molto piccolo del pavimento pelvico

Il metodo Feldenkrais lavora coinvolgendo diverse parti del corpo senza escluderne una e aiuta le persone a capire come intervenire sulle singole zone utilizzando la collaborazione di tutto il corpo.

Alcune difficoltà relative al pavimento pelvico non riguardano solo le persone che hanno un’età superiore ai 50 anni, come erroneamente si può pensare. Possono riguardare anche persone molto più giovani e persone molto sportive oppure essere legate a specifici momenti o fasi della vita come nella gravidanza e il post parto, nella menopausa o nell’andropausa.

Purtroppo ancora oggi si pensa che si debba lavorare con il pavimento pelvico solo se ci sono disturbi. In realtà il pavimento pelvico influisce anche a livello posturale ed è quindi fondamentale imparare a considerarlo e ad usarlo in modo efficacie ed efficiente se ci si vuole occupare del proprio benessere a tutto tondo prima ancora di rispondere ad una problematica preesistente. Io penso che sia sempre meglio prevenire che curare. Ma questo approccio trova  ancora molte resistenze.

Nei casi di problematiche mediche, maschili o femminili, sono necessari altri tipi di interventi, più mirati, ma resta  molto utile imparare a sentire/percepire questa zona anche attraverso la propria percezione e consapevolezza. Questo tipo di lavoro affianca e potenzia quindi quello che viene fatto a livello più specialistico.

Nel mio lavoro spesso mi sento dire dagli uomini che questo tipo di lezioni sono adatte solo alle donne. Non è cosi.

Anche il pavimento pelvico maschile risente delle tensioni muscolari, della rigidità del bacino oltre che dei problemi relativi alla prostata cosi come tutte le altre parti del corpo. Sarebbe molto utile imparare a conoscere meglio questa zona prima di avere dei problemi, ma solitamente le persone si avvicinano più per necessità che per curiosità, in particolare gli uomini.

Con le lezioni sul pavimento pelvico viene migliorata molto la circolazione del sangue e spesso migliorando questa migliora anche la funzione sessuale sia maschile che femminile poiché tali difficoltà possono essere dovute anche ad un bacino molto rigido, ad una cattiva circolazione del sangue o ad una incapacità di gestire, sentire, controllare i muscoli pelvici.

Con il Metodo Feldenkrais si lavora su tutto il corpo perché il pavimento pelvico è fondamentale per tutti questi aspetti funzionali:

  • Statica pelvica : ammortizzatore (equilibrio e stabilità)
  • Contenimento dei Visceri e degli organi
  • Continenza (urinaria e fecale/gas)
  • Collaborazione attiva nel parto
  • Circolazione locale
  • Fase motoria dell’orgasmo

Nelle lezioni che propongo non si lavora quasi mai quindi solo sul pavimento pelvico ma si contestualizza questa zona  all’interno di altre funzioni. E’ una vera e propria educazione al sentire ciò che succede dentro per migliorare quello che si vuole fare attraverso i movimenti quotidiani come il correre, il camminare, il cantare, lo starnutire, il sedersi e alzarsi, andare in bagno ecc..

Forse per partecipare a questa breve esperienza di 4 lezioni occorre liberarsi dal pregiudizio che si partecipa solo se si hanno problemi e  la vergogna di affrontare una zona intima. Ma, ripeto, si tratta di un corso di educazione somatica e posturale adatta a tutte le persone che desiderano imparare a conoscere meglio sé stessi e il proprio corpo!

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La foto è di Alberto Balestra Fotografo