Studio Clinico:  il Feldenkrais per la fibromialgia

L’Associazione Italiana Insegnanti Metodo Feldenkrais (AIIMF) promuove su tutto il territorio nazionale percorsi di introduzione al Metodo Feldenkrais® nella gestione della sindrome fibromialgica.

Le lezioni propongono un approccio al movimento tale da apportare benefici ai pazienti fibromialgici; pertanto, si può considerare il Feldenkrais® come uno strumento non farmacologico di sostegno alla terapia.

Il Progetto Fibromialgia, che AIIMF cura dal 2020, è nato e si è sviluppato dall’incontro con l’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica (AISF ODV).

Nel 2020, inoltre, è stato creato un Protocollo scientifico per valutare i benefici del Metodo Feldenkrais® sui pazienti fibromialgici. È possibile leggere gli esiti della sperimentazione nell’articolo: “Feldenkrais awareness though movement intervention for Fibromyalgia syndrome: A proof concept-study”, scaricabile anche in pdf. chiamato “a proof of concept”.

La dicitura “proof of concept” sta ad indicare uno studio che vuole testare un’idea/ipotesi per il quale esistono pochi studi relativi all’oggetto dello studio. In questo caso perché ci sono ancora pochi studi relativi al Metodo Feldenkrais e ancora meno studi sul Feldenkrais applicato alla fibromialgia.

Logo AIIMF

A partire dall’esperienza del Protocollo scientifico, AIIMF e AISF hanno stipulato una convenzione che prevede l’attivazione di corsi in presenza o online rivolti a pazienti fibromialgici (soci AISF) e tenuti da insegnanti Feldenkrais® (soci AIIMF) che hanno seguito un percorso di formazione specifico sulla sindrome fibromialgica.

La rivista che lo pubblica è il Journal of Bodywork and Movement Therapies.

Riassunto dello studio:

L’ipotesi che si è voluta valutare è se il Feldenkrais potesse avere un effetto sulla sindrome fibromialgica e quindi porre delle basi per studi futuri.

I pazienti con fibromialgia sono tutti diversi uno dall’altro e a volte necessitato di percorsi individuali piuttosto che di gruppo ma sono casi da valutare di volta in volta. In questa valutazione sono stati organizzati dei corsi di gruppo e quindi hanno riunito persone diverse se pur tutte affette da fibromialgia.

Lo studio è stato condotto durante il periodo del Covid e questo ha comportato diverse limitazioni oggettive e la più importante è stata certamente quella degli incontri virtuali e non in presenza, per ovvi motivi, limitando un po’ quei benefici fisici che il F. offre durante gli incontri in presenza, soprattutto per le persone che non lo praticano da tempo o lo conoscono poco.

Dopo aver firmato il consenso informato, i pazienti sono stati divisi in gruppi ed hanno svolto 15 lezioni, una volta a settimana della durata di un’ora e mezza su piattaforma virtuale.

Al termine di ogni lezione seguiva uno spazio di circa trenta minuti dedicato al confronto fra i partecipanti e l’insegnate per condividere i vissuti e sviluppare fiducia nel percorso.

Età Media dei pazienti per lo Studio Clinico:  il Feldenkrais per la fibromialgia

I pazienti ingaggiati sono stati 265 di cui 128 arrivati alle fine del percorso. L’età media è di 54 anni, con 11 anni mediamente trascorsi dalla diagnosi iniziale. Solo tre erano maschi e questo è normale dal momento che il metodo Feldenkrais attrae in modo nettamente prevalente le donne.

Dallo studio sono stati esclusi tutti quei pazienti che non hanno riportato i dati in modo completo anche se hanno partecipato a tutto il percorso.

Il corso è stato fatto in modo completamente gratuito. Nonostante ciò è abbastanza normale in questo tipo di studi perdere lungo il percorso anche il 30% dei pazienti ingaggiati all’inizio. Ci sono sempre a monte motivi diversi come ad esempio il fatto che il corso si è svolto tutto online e i pazienti erano in casa propria.

Un altro motivo da non sottovalutare è quello della sfiducia che spesso le persone che soffrono di dolore cronico provano dopo tanti anni di tentativi falliti. Tendono ad esempio ad arrendersi se durante la lezione provano dolore.

Inoltre, per tutti il Feldenkrais è stato una novità e accostarsi ad una disciplina nuova, come si sa, aumenta lo stato di ansia perché richiede in un certo senso di mettersi in gioco.

I risultati emersi dallo studio:

Ora vediamo i risultati emersi dallo studio.

Durante il percorso sono stati riscontrati diversi miglioramenti. Quello che è migliorato in modo significativo sono tutti i paramenti legati ai sintomi della fibromialgia quindi la diffusione del dolore, i crampi, la cefalea, i dolori addominali.

E’ migliorata anche molto la catastrofizzazione del dolore e di conseguenza la qualità della vita e l’impatto della fibromialgia sulla vita quotidiana grazie anche ad una diminuzione dell’ansia.

Un dato molto importante è stato il miglioramento sintomatico nei pazienti affetti da molti anni da Fibromialgia, quindi quelli più sfiduciati nei confronti della possibilità di poter in qualche modo migliorare la propria condizione, ma aiutati, con il lavoro svolto lungo il percorso, dalla diminuzione dell’ansia e del grado di fatica.

Sono molto contenta e soddisfatta di questi risultati. Pensare di poter fare ulteriori studi in questo ambito è per me motivo di investimento in studio e pratica con le persone che soffrono di dolore cronico.

Sono anch’io una persona che soffre di emicrania dall’età di 12 anni e quindi capisco per esperienza diretta quanto possa essere invalidante soffrire di queste patologie.

Cos’è il Metodo Feldenkrais e a cosa serve

Il team di ricerca ha evidenziato come il Feldenkrais non sia una tecnica farmacologica ma una filosofia per l’uomo in senso olistico, che comporta anche una certa visione della vita, del corpo, di sé e degli altri. Quindi, per tutte quelle persone che soffrono di ansia o di dolore invasivo, il Feldenkrais può essere una buona disciplina per aiutare a vedere una via di uscita dal tunnel di catastrofismo che spesso toglie vitalità ed energia.

E’ emerso come il Feldenkrais sia un metodo che può essere usato come una modalità di gestire il dolore in modo diverso.

La fibromialgia non ha una cura ma la si può affrontare con un approccio multidisciplinare e il Feldenkrais può avere spazio in questo ambito anche se non è una cura specifica a questa patologia. Ovviamente è necessario fare altri studi, ma questo è stato un ottimo primo passo.  

Considerazioni sullo Studio Clinico:  il Feldenkrais per la fibromialgia

Personalmente, ciò che mi ha colpito di più è stato il risvolto psicologico che il metodo ha avuto sui pazienti, pur non essendo un intervento di tipo psicoterapeutico. Effetto che comunque riscontro sempre in tutte le mie classi Feldenkrais con persone non affette da fibromialgia. Il Metodo feldenkrais è infatti un metodo educativo che tiene conto della persona in tutte le sue sfaccettature: corpo, mente, emozioni, pensieri, credenze, abitudini e non solo schemi posturali. Questo ne fa un metodo unico che permette a tante persone di iniziare a pensare se stesse ed al proprio potenziale inespresso in modo diverso

Di aiuto, per approfondire la tematica e molto interessante da leggere è il libro “l’IO potente” di Moshe Feldenkrais in cui spiega perché questo metodo non è solo una tecnica di movimento perché coinvolge la persona nella sua interezza.

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