Cleopatra : una femme fatale o una grande stratega?

Cleopatra la Regina che sfidò Roma

Durante le vacanze sia io che mio marito, oltre a fare tanto sport e vivere in pieno contatto e armonia con la natura, amiamo leggere. Quest’estate durante una splendida vacanza nel sud della Corsica ciascuno aveva i suoi libri ma ogni sera, durante la cena, mio marito mi raccontava una puntata del suo libro: “Cleopatra, La Regina che sfidò Roma e conquistò l’eternità”, di Alberto Angela. Un  libro che gli avevo regalato a Natale, sapendo della sua passione per la storia e della mia passione per la figura di Cleopatra.

Abbiamo cominciato per caso una sera, seduti a tavola davanti ad una terrazza sul mare ed una bottiglia di falanghina bella fresca. Tra i miei libri non vi sono spesso quelli di storia ma quel racconto ha subito catturato la mia attenzione e la mia curiosità.

Così la sera dopo volevo già conoscere il seguito, ogni sera una puntata e alla fine della vacanza era come se avessi letto anch’io questo bellissimo libro su Cleopatra,  una donna moderna proiettata nell’antichità. E, come dice lo stesso Alberto Angela, è stata proprio la sua modernità a cambiare la storia. La sua è la storia di una donna moderna.

La mia curiosità ha preso il sopravvento e mi sono letta e riletta parti di libro. Potrei dire che Cleopatra è stata davvero una donna che è riuscita a patteggiare con il maschilismo della sua epoca, avere un ruolo di potere e di grande leadership nel suo mondo e nel contempo non rinunciare ad essere  madre di 4 figli, moglie e donna.

Ancora oggi le donne faticano a crearsi una propria indipendenza e un ruolo in una società ancora molto maschilista. Questo è innegabile ed io ammiro sempre le donne che con le loro capacità, intelligenza e sensibilità riescono in qualche modo a destreggiarsi senza rinunciare a nessuno di questi ruoli. E’ per questo che sono sempre dalla parte delle mie sorelle di genere quando si trovano i mezzi per sopravvivere mantenendo la loro autonomia.

Nel corso di quest’anno spero di  raccontarvi altre storie di donne che hanno affrontato il mondo grazie al loro ingegno.

Ma lasciamo parlare l’autore. “Sola in mezzo agli uomini, in un mondo dominato dagli uomini, come ha fatto a non essere spazzata via immediatamente? A noi è giunta l’immagine di una donna sensuale, capace di sedurre gli uomini di grande valore, come Cesare ed Antonio, con il corpo e con doti femminili “speciali”. Ma questo è un clichè maschilista frutto di una cultura patriarcale romana, di autori antichi e di una propaganda a lei ostili.

Cleopatra aveva un fascino discreto, era una donna ben diversa dallo stereotipo di “femme fatale”. Difficile quindi pensare che potesse conquistare solo con la sua sensualità dei condottieri romani e legarli a lei. Anche perchè è una visione molto riduttiva: non si trattava di ammaliare una persona ad un banchetto, qui stiamo parlando di giochi di potere ad altissimo livello sullo scacchiere internazionale dell’epoca.

Non si può parlare di amore o di seduzione, ma di alleanze politiche e convenienze finanziarie.

In quest’ottica Cleopatra aveva un altro genere di “sex appeal”. Era la sovrana di un potente regno, e sopratutto ricchissimo. Il fascino di Cleopatra in un certo senso è quello di una ricca ereditiera.

Gli Uomini di Cleopatra

Cleopatra la Regina che sfidò Roma

Tutti i suoi uomini, da Cesare a Marco Antonio e persino Ottaviano, mirano in realtà alle ricchezze del suo Regno, più che al suo corpo… Come cacciatori di dote, sanno che la sua immensa ricchezza e la potenza della sua flotta sono essenziali per mettere su legioni, vincere battaglie e di conseguenza conquistare potere e quindi Roma.

Tutti e tre gli uomini citati, avranno un obiettivo con lei. Ed è a questo punto che subentra l’abilità di Cleopatra .

Non donna sensuale, ma donna abilissima a gestire questo suo “potere di attrazione” sugli altri, sia per fini interni al suo Regno (riuscendo a consolidare il proprio trono) sia sullo scacchiere del Mediterraneo (ampliando i confini dell’Egitto in modo eccezionale).

L’idea che lei ci sia riuscita grazie al suo corpo è ovviamente riduttiva e offensiva, frutto della propaganda romana. Certamente a volte il suo fisico è stato un tocco essenziale, come quando è comparsa davanti a Cesare dopo essere stata trasportata in un sacco, o al suo arrivo a Tarso nei panni di Afrodite. Ma in verità, più che il suo corpo, il suo asso nella manica è stato il cervello, con le sue idee, la sua abilità da stratega e i suoi progetti.

Mondo Ellenistico

Cleopatra la Regina che sfidò Roma

Tutto questo è frutto anche del luogo in cui è nata: Alessandria, cuore dell’Ellenismo. Cleopatra è cresciuta assorbendo una cultura magnifica, che consentiva ad una donna (specialmente se di stirpe reale) di emergere. Cleopatra ha ricevuto una importante istruzione, era colta, conosceva le lingue, ha imparato l’arte di parlare in pubblico e le tecniche per dialogare efficacemente, una dote preziosa  nei colloqui diplomatici, quando aveva di fronte a sè uomini potenti abituati alla forza, ma non alla sua altezza con le parole (uno dei pochi che forse è riuscito a tenerle testa è stato Ottaviano).

Ma tutto quello che Alessandria ha dato a Cleopatra non si può spiegare, da solo, il suo successo politico e diplomatico.

Dietro, c’era ben altro: l’intelligenza di questa donna. Era diversa dalle altre, curiosa, assetata di conoscenza, esperta in vari campi del sapere dell’Epoca. In tutta la storia nessuna altra sovrana è stata come lei; forse Elisabetta I è al suo livello, ma con una personalità ben diversa.

Ellenismo e Cleopatra

Cleopatra la Regina che sfidò Roma

Se Alessandria e l’Ellenismo hanno dato un prezioso contributo al suo successo, altrettanto ha fatto Cleopatra con loro. Attraverso la capacità di stabilire alleanze e protezione con i più potenti romani della sua Epoca, lei riuscirà a far sopravvivere non solo l’Egitto, ma sopratutto la cultura ellenistica. E c’è da chiedersi, a questo proposito, come sarebbe stato il Mediterraneo antico se Cleopatra non avesse perso ad Anzio e avesse sconfitto Ottaviano. Forse non romano-occidentale come è avvenuto con Ottaviano, ma più greco-orientale con forti influenze Ellenistiche, che magari (è una ipotesi) avrebbero potuto riverberarsi fino ad oggi con sfumature nel nostro modo di vivere.

L’ellenismo è stato un momento di grazia nella storia dell’uomo, paragonabile per livello culturale , con le dovute distinzioni, forse solo al rinascimento e all’Illuminismo.  Il vero fascino di Cleopatra, in realtà, è proprio l’apertura culturale dell’Ellenismo, e non certo quel fascino buio, infido e ammaliatore che le hanno affibbiato i romani.

Forse in questo risiede il vero significato di Cleopatra nella Storia: una regina abile nel gioco delle alleanze, non c’è dubbio, però scaltra  e persino cinica nella gestione del potere, chè altrimenti non avrebbe potuto sopravvivere  in quel momento dell’antichità .

Ma è anche una donna capace di emergere grazie alla linfa culturale del suo mondo. Una donna con una  mentalità diversa, indipendente e moderna. Ed è proprio questa sua modernità ad aver cambiato la Storia.

Conclusioni : Cleopatra la Regina che sfidò Roma

Si è detto che Cleopatra ha conquistato Roma seducendo i suoi condottieri. No, in realtà lei alla fine è stata sconfitta da Roma. Tuttavia l’ha conquistata in un altro modo: come donna.  E’ stata sconfitta come Regina, ma ha vinto come donna. Così la storia la ricorderà per sempre.” (Alberto Angela)